lunedì 9 ottobre 2017

Procida non si tirerà indietro

Procida: Marina Corricella
Abbiamo rivolto al Sindaco Raimondo Ambrosino  alcune domande in merito al dibattito in corso sull'isola di Procida: "Immigrati sì, immigrati no", in vista dell'arrivo dei 34 rifugiati politici che la Prefettura ha assegnato al nostro Comune.

Cosa pensa di questa proposta del referendum sull’accoglienza o meno delle famiglie dei rifugiati politici destinati  a Procida.
Sono convinto che un'isola, sempre aperta all’accoglienza  e che ha accolto già tanti immigrati, alcuni dei quali spesso senza permesso, saprà rendersi disponibile per un gruppo di 34 persone. Mi stimola anche  il dibattito in corso per il referendum,  perché mi permette di dare il mio contributo di idee, al di là della posizione che dovrò prendere come massimo responsabile dell'Istituzione locale.
Più propiamente, si parla  di una consultazione ma non di un’abrogazione di una decisione già presa.
E’ una consultazione che a parer mio non può inficiare il lavoro già avviato, in quanto ritengo la richiesta di referendum da parte della minoranza politica assolutamente tardiva. La minoranza, infatti  era informata della questione migranti dallo scorso inverno. Ho comunicato all'inizio dell'anno al Consiglio Comunale la determinazione del Prefetto sulle quote immigrati da distribuire per ogni comune. Da allora si è attivato un gruppo di lavoro di cui fa ancora parte la consigliera di minoranza Capodanno che ha seguito la vicenda passo dopo passo.
Ritiene quindi la posizione della Minoranza strumentale dal punto di vista politico.
Non spetta a me dirlo e penso non spetti a nessuno esprimere giudizi malevoli sul pensiero della Minoranza. Ognuno è responsabile delle proprie scelte e ne dà motivazione. Si tratta piuttosto di offrire valutazioni di valore sulle scelte. E da questo punto di vista ritengo che, in merito al valore fondamentale della solidarietà e dell’accoglienza di chi scappa dalla fame e dalla guerra, la scelta della Minoranza non sia condivisibile.
Come spiega lei questo atteggiamento intransigente della Minoranza.
Non trovo veramente un motivo che spieghi questa presa di posizione che contraddice il nostro comportamento di sempre: un popolo aperto, tollerante ed accogliente. Inoltre sono trascorsi parecchi mesi prima che il Comune di Procida prendesse impegni formali da cui oggi è impossibile sottrarsi senza pagare grave pegno. Sospendere ora le procedure significherebbe esporre il Comune ad una richiesta di indennizzo milionaria. Bastava muoversi alcuni mesi fa, e la situazione sarebbe stata ben diversa. 
Quindi lei non ritiene legittima la richiesta di fare un referendum?
Non penso si possa sottoporre la questione al voto popolare perché la materia è di competenza del Governo. Il diritto di asilo secondo l'art. 117 della Costituzione è responsabilità dello Stato. In più, i diritti delle persone certo non si possono sottoporre a Referendum. Viceversa il TUEL art. 8 comma 4 prevede la consultazione locale "per le materie di esclusiva competenza del Comune". 
Ciò nonostante la Minoranza cavalca questa onda di rifiuto degli immigrati.
Penso che organizzare un referendum su questo argomento sia solo un'occasione per cercare di spaccare il paese e spendere qualche decina di migliaia di euro senza che il risultato sia vincolante per nessuno. È giusto, invece, chiamare i cittadini alle urne quando realmente la loro opinione può cambiare le cose.
Riuscirà a portare avanti gli impegni presi in Prefettura.
Farò il possibile e l’impossibile. Capisco e rispetto  i timori di quanti sono preoccupati dell'arrivo di 34 migranti.  Sono inevitabili quando si affronta qualcosa di nuovo che prima non c’era. Farò capire ai cittadini che noi abbiamo già aperto le nostre case agli immigrati, ripeto spesso anche a tanti che non avevano il permesso di soggiorno e stiamo convivendo pacificamente  ormai da anni. Perché ora una decina di famiglie dovrebbero turbare il  nostro sonno. Noi procidani dobbiamo essere uniti e forti nel promuovere la nostra cultura  nel rispetto della loro.
Lei quindi è tranquillo?
Mi impegno a garantire la massima serietà nella gestione di tutto il percorso e a dare informazioni su ogni singolo aspetto. Spero, infine, che chi sta alimentando le paure si dia una calmata in ossequio ad una comunità che ha sempre dimostrato di essere solidale, equilibrata e accogliente.


a cura di Vivere Procida



Nessun commento:

Posta un commento

Procida: EVITIAMO IL DISSESTO!

Procida: La Casa Comunale Una ventina di giorni fa, il Ragioniere mi ha chiesto di dichiarare il dissesto. <<Enzo, ma stai ...