domenica 14 maggio 2017

Bene comune e bene relazionale: due realtà che si intersecano

"Operazione Primavera":nn momento di pausa e di dialogo

“In questi ultimi anni si ha la netta sensazione  che nella società occidentale siano venute meno le "competenze relazionali" più  elementari e scontate; quelle che riguardano la paziente attitudine all'ascolto, la capacità di mettersi nei panni dell'altro, la disponibilità a condividere e ad essere solidali.
"Competenze" da cui dipendono non solo i nostri rapporti con gli altri, ma anche la nostra felicità personale, la nostra salute mentale, la nostra capacità di affrontare la realtà e di adattarci creativamente ad essa.
Competenze relazionali che gli adulti mostrano di avere ormai disimparato e che le nuove generazioni stentano forse ad acquisire in modo del tutto compiuto.
L'inizio del nuovo millennio, in definitiva, trova l'uomo prigioniero di una arida solitudine che lo rende "orfano" della relazione con l'altro, privo di quella "compagnia" che sola sa dare significato e sostegno ai suoi passi....Se la cultura moderna ci ha fatto scoprire l'individuo sostenendone l'affermazione in ogni ambito della vita sociale...è ora giunto il momento di affermare la centralità della relazione con l'altro, la necessità che gli uomini imparino a riconoscersi reciprocamente.”

Pietro A. Cavaleri




da Pietro A. Cavaleri, Vivere con l'altro,per una cultura della relazione, Città Nuova 2007

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