Finalmente il
legislatore ha compreso che bisognava fare passi in avanti per tutelare i cittadini dai rumori
molesti, da quei rumori che invadono le
nostre città, le nostre isole a danno di una civile convivenza, con ricadute
serie sulle persone che non possono essere sottoposte continuamente a violenze acustiche: c’è un tempo per ogni
cosa e sacrosanto è il tempo per il riposo e la quiete.
C’è stato quest’anno una
modifica al testo unico per gli Enti Locali; si affida infatti alla sensibilità
e alla responsabilità del Sindaco la tutela dai rumori molesti durante le ore
di riposo notturno, quel riposo che è bene primario di una convivenza civile. E
questo soprattutto nelle zone di vacanze dove gli imprenditori, spesso, ampliano le offerte nelle loro attività
commerciali, prolungando oltre il dovuto emissioni di onde sonore ad alto
volume, determinando involontariamente chiasso, e impedendo a quanti abitano
nelle prossimità la quiete e il meritato riposo
Purtroppo nell’isola,
da molto tempo, non si fissava l’obiettivo su questo aspetto ritenuto dai più,
a torto. marginale e di secondo piano. E mai era partita una campagna di
sensibilizzazione in tal senso.
Certamente i rumori
molesti non sono solo quelli della notte, anche di giorno essi vengono prodotti
dai cantieri di lavoro, dal traffico
intenso in stradine strette, con conseguente rimbombo nelle case. Il
codice civile della strada, lo sappiamo
bene tutti, vieta emissioni sonore agli automobilisti nei centri abitati e il
clacson va usato solo in situazioni di serio pericolo.
Se non abbiamo potuto
creare fasce pedonali di giorno per le tante attività commerciali coinvolte, abbiamo però sentito il sacrosanto dovere di creare fasce
pedonali la sera a partire dalle 19. Avremmo voluto estenderle anche dopo le 24
per impedire quel tumultuoso riaffacciarsi nel cuore della notte del traffico rimbombate e molesto che sempre
si verifica allo scoccare della mezzanotte, con danni acustici evidenti, ma
aspettiamo la disponibilità della Società EAV per corse notturne dei pullman.
Con l’ordinanza sui
rumori molesti, che è a disposizione dei cittadini, abbiamo voluto
offrire un minimo di regole valide per tutti gli esercizi commerciali che, non
per colpa loro ma per una mancata sensibilizzazione al problema, non tenevano
conto di tale necessità e prolungavano
senza cautele e limiti orari le loro attività , causando in alcuni
luoghi frastuoni, schiamazzi che
violentavano la quiete e impedivano il riposo dei cittadini abitanti in quei
luoghi.
Ma con essa ci
rivolgiamo anche a quei gruppi di pedoni
che prolungando la veglia nottura fino alle prime ore dell’alba, sono
abituati a produrre schiamazzi di comitiva lungo le strade, disturbando la quiete e producendo danni
sugli abitanti delle case prospicienti alle strade.
Bisogna che tutti
prendano coscienza che l’isola di Procida ha una dimensione ridotta di soli 3,7
KMQ, con oltre 10.000 abitanti residenti in inverno, che in estate diventano
oltre 20.000. Una delle più piccole isola d’Italia con una densità altissima,
fra le prime in Europa. Di qui la necessità di acquisire una sensibilità
ecologica nel campo delle emissioni sonore per evitare rumori, schiamazzi,
eccessivo traffico che, inevitabilmente, danneggiano la convivenza. E questo ha valore sia per i residenti che per gli ospiti.
Senza questo rispetto
reciproco, che chiede un impegno nuovo a chi ha la responsabilità penale e
civile dell’intera comunità, l’isola è destinata a diventare giungla, terra di nessuno, in balia di predatori e
saccheggiatori di beni ambientali e distruttori di armonia e pace. E penso che
questo nessuno lo voglia.
La libertà personale
come più volte ho avuto modo di ripetere, ha necessariamente bisogno di limiti
oggettivi che tutelino il benessere
comune. Per cui diventa obiettivo primario di un amministrazione
comunale orientare, stimolare, informare
la popolazione su quei valori che costruiscono questo bene comune.
Se non perseguiamo
questi obiettivi l’isola può degradare verso quella dimensione incivile dove
ognuno pensa di poter fare il proprio comodo senza più il rispetto dei diritti
degli altri.
Già il fatto che,
spesso, avvengono incidenti sulle strade,
che abbiamo un alto numero di cause civile, ci dice che l’isola ha bisogna di
una formazione al bene relazionale, alla comunicazione non violenta, al
rispetto dell’ambiente. E in questo, come Sindaco, chiedo anche l’aiuto delle Famiglie,
delle Comunità religiose, delle Associazioni e delle Istituzioni scolastiche.
Se operiamo insieme in
questa direzione, allora l’ordinanza sui rumori molesti, già in vigore ,produrrà
certamente un passo in avanti, passo di civiltà e di benessere sociale ed
economico per tutti.
Il Sindaco Raimondo
Ambrosino
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